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Scaletta di martedì 16 novembre 2010

slcontent

Bruce Springsteen “Because The Night”
Patti Smith “Free Money” Live
Beatrice Antolini “We Are Gonna Live”
Janelle Monáe “Faster”

Motorhead “Get Back In Line”
Smashing Pumpkins “1979”
Pavement “Range Life”
Patrick Wolf “The Magic Position”
Coral “Butterfly House”
Macy Gray “I Try”

Vasco Brondi
in arte Le Luci della Centrale Elettrica Live
Vasco Brondi "Anidride Carbonica"
Vasco Brondi "L'Amore ai Tempi dei Licenziamenti dei Metalmeccanici" Guarda il video!
Vasco Brondi "Una Guerra Fredda"
Vasco Brondi "Quando Tornerai dall'Estero"


                                                Le Luci della Centrale Elettrica 
                                                         Live a Moby Dick
                                                  Martedì 16 Novembre 2010 

Martedì 16 novembre Moby Dick ospita per un live-intervista in diretta Vasco Brondi, 26enne ferrarese in arte Le Luci della Centrale Elettrica, autore del nuovo album “Per ora noi la chiameremo felicità”.

Vasco Brondi è stato la rivelazione nel panorama cantautorale italiano di due anni or sono. Accolto con entusiasmo unanime dalla stampa specializzata, il ragazzo di Ferrara che dopo aver affidato i suoi fiumi di poetiche parole ad un blog dava il meglio di se su disco (“Canzoni da spiaggia deturpata”, Premio Tenco 2009), è finalmente tornato a comporre. Il nuovo album “Per ora noi la chiameremo felicità”, da una poesia di Leo Ferrè, non cambia il suo stile diluviante, da “flusso di coscienza” condotto da una musica cruda, distorta, assente. Uno stile assai contemporaneo, dove il nostro ci sputa addosso come una mitragliatrice, pillole di infelicità. Le tematiche sono spiegate dallo stesso Brondi: “Le canzoni parlano di lavori neri, di licenziamenti di metalmeccanici, di cristi fosforescenti, di tramonti tra le antenne, di guerre fredde, di errori di fabbricazione, dei tuoi miracoli economici, di martedì magri e di lunedì difettosi, di amori e di respingerti in mare, insomma delle solite cose. C'è questa orchestra minima, di quattro persone in una stanza, di archi negli amplificatori, di chitarre distorte, di organi con il delay, di acustiche pesanti e di parole nei megafoni”. Nel disco suonano alcuni personaggi chiave della scena rock italiana: Stefano Pilia (Massimo Volume), Rodrigo D'erasmo (Afterhours), Enrico Gabrielli (Calibro 35, Vinicio Capossela), Giorgio Canali. La copertina e il booklet del disco sono stati curati da Andrea Bruno, uno dei più importanti disegnatori underground italiani.

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