[an error occurred while processing this directive]

Scaletta di lunedì 1 aprile 2013

THE IRREPRESSIBLES SPECIALE INTERVISTA

    » Segnala ad un amico

    Simon & Garfunkel "Homeward Bound"
    The Band "The Night They Drove Old Dixie Down"
    Sinead O'Connor "Why Don't You Do It Right?"
    Bob Dylan "Simple Twist Of Fate"
    Burt Bacharach "The Look Of Love"
    Getz/Gilberto "So Danco Samba"
    The Brian Setzer Orchestra "The House Is Rockin"
    Ray Charles & Natalie Cole "Fever"
    Billy Joel "Piano Man"
    The Kinks "Sunny Afternoon"
    Mark Lanegan "Pentecostal"
    Adriano Viterbini "Vigilante Man"
         
       
    THE IRREPRESSIBLES INTERVISTA
       
    The Irrepressibles "Arrow" (live)
    The Irrepressibles "To Be"
    Nirvana "Polly"
    The Irrepressibles "New World"
    David Bowie "Space Oddity"
    Antony & The Johnsons "For Today I Am A Boy"
    The Irrepressibles "Two Men In Love" (live)
       
    Guarda la puntata su Youtube

      
     
     

    The Irrepressibles

    Speciale-intervista a Moby Dick

    Lunedì 1 aprile 2013

    Radio2 ore 21.30

     

    Moby Dick trasmette lunedì Primo Aprile alle 21.30 lo speciale-intervista con il collettivo art-pop inglese degli Irrepressibles, in Italia per una data unica a Roma il prossimo 4 aprile.

     

    Giunta al secondo disco, la scenografica band degli Irrepressibles, stravagante e multi colorato ensemble di dieci elementi, continua a proporre il suo spettacolo "globale" tra musica e teatro (qualcuno ricorderà i loro show al Roma Europa Festival). Con una formazione composta da un quartetto d’archi, una chitarra, due percussioni, gli Irrepressibles a tratti ricordano una versione teatrale di Antony & the Johnsons, a tratti le bizzarie alla Marc Almond. Tra barocchismi e travestitismi, voci angeliche e ambient orchestrale.

    Il progetto, guidato dal vulcanico leader Jamie McDermott, ha dato alle stampe recentemente l'ultimo album "Nude" (l'esordio "Mirror Mirror" è del 2010). Di loro è stato detto: "Melodramma secentesco, arie da operetta buffa, orchestrazioni romantiche della tradizione colta europea, tocchi di chitarra acustica e piano sembrano utilizzati come elementi scenografici tra i quali la voce di McDermott si distende ricalcando i movimenti emozionali tracciati nel pop da camera del celebre Antony and the Johnsons, ma solo per abbandonarli immediatamente attraverso un’attitudine perfettamente indie, un immaginario che tocca le rive degli ultimissimi Sigur Rós cui si aggiungo luccicanti spruzzi di spensierata dance con tanto di mirror-ball per far brillare l’intera scena".

    [an error occurred while processing this directive]