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Le scalette 2010

Scaletta di mercoledì 9 dicembre 2009

Stefano Bollani Live

Elton John “Crocodile Rock”

The Blues Brothers “Soul Man”

Ray Charles “Ray’s Blues”

Ben Harper “Strawberry Fields Forever”

Heavy Trash “Good Man”

Them Crooked Vultures “Scumbag Blues”

Joao Gilberto “Estate”

The Pains Of Being Pure At Heart

Higher Than The Stars”  

Mammooth “Gone”

Wild Beasts “All The King’s Men”

Richmond Fontaine

We Used To Think The Freeway Sounded Like A River

Wilco “You Never Know”

Alex Ounsworth “Modern Girl (…with scissors)”

 

 

 Stefano Bollani Live

 Stefano Bollani “Dom de Iludir”

 Stefano Bollani “Asuda”

 Stefano Bollani “Georgia On My Mind”

 BOLLANI MEDLEY 




                  Stefano Bollani

                 Live a Moby Dick

         Mercoledì 9 Dicembre 2009

 

Moby Dick ospita per un live-intervista in diretta mercoledì 8 Dicembre alle 21.30 Stefano Bollani.


Bollani ci presenterà il suo ultimo disco uscito per ECM “Stone in the Water”, registrato a New York lo scorso ottobre assieme al “Danish Trio”, formazione con sei anni di esperienza musicale alle spalle: Jesper Bodilsen al contrabbasso e Morten Lund alla batteria. Il pianista italiano ha incontrato per la prima volta il bassista Jesper Bodilsen e il batterista Morten Lund nel 2002, anno in cui Enrico Rava vinse il premio JazzPar.   Invitato a creare un gruppo con cui suonare nel corso della cerimonia di premiazione e per il breve tour successivo, Rava scelse Bollani come solista mentre gli organizzatori del premio proposero Bodilsen e Lund per la sezione ritmica. “Stone in the Water” propone materiale composto da Bollani e Bodilsen, brani firmati da Caetano Veloso e Antonio Carlos Jobim oltre all’Improvisation 13 en la mineur di Poulenc. Dice Bollani: “Abbiamo tutti e tre circa la stessa età [Bollani e Lund sono nati nel 1972, Bodilsen nel 1970], siamo cresciuti ascoltando gli stessi dischi, abbiamo lo stesso tipo di interessi e questo conta molto”. “Dom de Iludir” è un pezzo che Bollani ama da moltissimo tempo e che lo scorso anno, in occasione di Umbria Jazz, ha avuto l’opportunità di suonare in compagnia dell’autore stesso. L’Improvisation di Poulenc rappresenta un collegamento tematico con “Piano Solo”, l’album inciso da Stefano per la ECM nel 2005: “Quel progetto era nato come tributo a Prokofiev per poi trasformarsi in tutt’altra cosa… E’ un tipo di musica che mi attrae irresistibilmente, di cui sono innamorato. Amo Poulenc, Prokofiev, Ravel, Debussy e Milhaud e non solo perché da un punto di vista armonico sono vicini al jazz. Per me simboleggiano un grande momento artistico. In particolare ritengo che Poulenc sia sottovalutato”.

Riascolta la puntata

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