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Le scalette 2010

Scaletta di giovedì 13 maggio 2010

The National Special Intervista a Matt Berninger

Stevie Wonder “Superstition” Stevie Wonder

D’Angelo “Brown Sugar”

Alicia Keys “If I Ain’t Got You”

Red Hot Chili Peppers “Higher Ground”

Stevie Wonder “As”  

Broken Social Scene “Forced To Love”

Black Keys “Tighten Up”

Broken Bells “Vaporise”

Jon Spencer Blues Explosion “Chicken Dog”

Mark Lanegan “Constant Waiting”

Sleepy Sun “Chicago”

Lee Fields & The Expressions “Do You Love Me”

Bettye Lavette “All My Love” 

Erykah Badu “Gone Baby, Don’t Be Long”

MGMT “I Found A Whistle”
 

                                                                                                      THE NATIONAL                

                  Intervista a Moby Dick

                 Giovedì 13 Maggio 2010
                       
Moby Dick dopo aver dedicato la settimana
ad “High Violet”, nuovo disco della band americana The National, trasmette giovedì 13 maggio alle 21.35 l’intervista realizzata al cantante Matt Berninger.

High Violet”, quinto disco dei National che esce per la 4AD, è l’ennesima conferma del talento compositivo della band capitanata dal baritonale leader (più volte accostato per cupezza e profondità a Ian Curtis dei Joy Division). Disco potente ma catartico, riflessivo e lirico, questo “High Violet” è fatto di luci e ombre, ansie e squarci nel sereno. Nati nel 1999 in Ohio e cresciuti a Brooklyn, i The National sono Matt Berninger e due paia di fratelli: Aaron Dessner (chitarra, basso, piano) e Bryce Dessner (chitarra), e Scott Devendorf (basso, chitarra) e Bryan Devendorf (batteria). Il grande successo è arrivato con il disco del 2007 “Boxer” (suonato in tour in tutta America come spalla dei Rem), dove brillava la canzone “Fake Empire”, poi adottata da Barak Obama per la sua campagna presidenziale. Dopo sono accadute molte cose: i fratelli Dessner hanno prodotto “Dark Was The Night” (album di beneficienza per la lotta contro l’Aids) con pezzi di Arcade Fire, Bon Iver, Grizzly Bear, Yeasayer e molti altri, e tutti assieme hanno inaugurato il loro studio a Brooklyn. Lo studio ha permesso ai National di registrare in libertà un album volutamente “garage” e straordinariamente profondo.

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