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Le scalette 2011

Scaletta di lunedì 24 ottobre 2011

FLEET FOXES SPECIAL-INTERVISTA @ MOBY DICK

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    The Singers "Dance Dance Dance Hit The Floor"Fleet Foxes
    William Shatner & Peter Frampton "Spirit In The Sky"
    Stephen Malkmus & The Jicks "Senator"
    The Jayhawks "Tiny Arrows"
    Steven Wilson "Postcard"
    Wilco "Born Alone"
    David Crosby "Laughing"
    Sigur Ros "Svefn G Englar"
    Sandro Perri "Changes" 

       

        

    ***FLEET FOXES***  SPECIAL/INTERVISTA
    Fleet Foxes "Helplessness Blues"
    Fleet Foxes "White Winter Hymnal"
    Fleet Foxes "Bedouin Dress"
    Fleet Foxes "Lorelai"
    The Beach Boys "Wouldn't It Be Nice"
    Fleet Foxes "Motezuma"
    Fleet Foxes "Battery Kinzie"

     

       

         

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    Fleet Foxes special-intervistaFleet Foxes

     

    A Moby Dick

     

    Lunedì 24 ottobre

     

    Ore 21.30

     

    Su Radio2

     

    Moby Dick, la balena musicale di Radio2, presenta lunedì 24 ottobre alle 21.30 uno special-intervista con la band di Seattle Fleet Foxes, che sta finalmente per suonare in Italia in tre attesissime date: 17 novembre Roma (Atlantico), 19 novembre Bologna (Estragon), 20 novembre Milano (Teatro Smeraldo).

     

    I Fleet Foxes uscirono allo scoperto dopo un esordio ammaliante che rievocava il suono e le melodie di band leggendarie come Crosby Stills & Nash e i Beach Boys. Attesissima era dunque questa seconda prova “Helplessness Blues”, per la quale loro stessi raccontano le fonti di ispirazione: Peter Paul & Mary, John Jacob Niles, Bob Dylan, The Byrds, Neil Young, CSN, Judee Sill, Ennio Morricone, West Coast Pop Art Experimental Band, The Zombies, Brian Wilson del periodo di “Smile”, Roy Harper, Van Morrison, John Fahey (uno dei meno noti al grande pubblico ma dai più amati da questa nuova generazione folk). Un disco folk, poetico e malinconico fino al midollo. Rispetto al passato la strumentazione si è ampliata notevolmente: una chitarra a dodici corde, un flauto di pan, un dulcimer, un sintetizzatore Moog, un clarinetto, un vibrafono, financo un salterio e delle sfere tibetane suonanti. Poi ci sono i testi, esistenzialisti, tipicamente "di passaggio": Robin Pecknold, il cantante-autore della band si è fatto adulto ed ora, nella infame terra di mezzo in cui si trova, non è ancora diventato quell'uomo che vorrebbe.


     

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