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Scaletta di martedì 26 febbraio 2013

Steven Wilson Speciale Intervista

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    Johnny Cash "Solitary Man"
    Alt J "Tesselate"
    David Bowie "The stars Are Out Tonight"
    David Byrne & St Vincent "The Forest Awakes"
    Asaf Avidan "Different Pulses"
    Iggy Pop & The Stooges "No Fun"
    Erykah Badu "On And On"
    Johnny Cash "Hurt"

     

    SPECIALE INTERVISTA STEVEN WILSON

     

    Porcupine Tree ""Way Out Of Here"
    Steven Wilson "The Raven That Refused To Sing"
    CSN "Guinevere"
    Frank Zappa "Dog Breath"
    Steven Wilson "Drive Home"
    Beach Boys "Caroline No"
    Pink Floyd "Us And Them"
    King Crimson "Epitaph"
    Steven Wilson "Luminol"

      

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    Steven Wilson (Porcupine Tree)

    Speciale-Intervista

    a Moby Dick

    Martedì 26 febbraio 2013

    Radio2 ore 21.00

     

    Moby Dick, la balena musicale di Radio2, presenta martedì 26 febbraio uno speciale-intervista con uno dei più importanti musicisti del rock britannico degli ultimi anni, Steven Wilson, leader dei Porcupine Tree, che esce in questi giorni col suo nuovo straordinario album solista “The Raven that Refused to Sing”.

     

    Artista visionario, musicista eclettico, compositore, produttore, luminare del prog rock, Steven Wilson sono trenta anni che fa musica senza barriere, sia con la sua band Porcupine Tree che da solo, prima con l'oscuro e splendido esordio “Insurgentes”, poi con “Grace for drowning” e infine con quest'ultimo “The raven that refused to sing”. Un disco di ispirazione gotica ma universale, visto che le canzoni, piccole storie di un concept, sono riflessioni sul rimpianto, sulla perdita, la paura della morte. Dalle sue parole: “È molto difficile oggi fare qualcosa che sia completamente moderno o innovativo. Tutta la musica che viene prodotta, inevitabilmente, si riferisce a qualcosa che è stato fatto in passato. Ed è sempre stato così. Noi guardiamo ai Beatles o ai Led Zeppelin come se fossero sbucati dal nulla, ma in realtà avevano preso moltissimo dal rock ‘n’ roll i primi e dal blues i secondi. E credo che oggi non sia così diverso. La mia musica ha molti riferimenti a ciò che amo: band come King Crimson, Yes, Pink Floyd. Ma credo anche di darne una versione moderna, perché sono cresciuto ascoltando molta musica negli anni’80 e ‘90 che è entrata nel mio dna. E credo che tutto si rifletta in quello che faccio. Credo che il progressive rock possa ancora essere attuale, e credo anche che la perdita di potere che stanno subendo le major discografiche o MTV, dia più spazio a generi meno commerciali e più sperimentali. Grazie ad internet. non c’è più una grande barriera tra chi fa musica e chi la ascolta”. Steven Wilson suonerà in Italia il 28 marzo (Milano). - See more at: http://www.mobydick.rai.it/dl/portali/site/puntata/ContentItem-cfbd51a6-6e9a-44a9-bd7e-6ad11caddc14.html#sthash.lpxlySh9.dpuf
     

    teven Wilson (Porcupine Tree)

    Speciale-Intervista

    a Moby Dick

    Martedì 26 febbraio 2013

    Radio2 ore 21.00

     

    Moby Dick, la balena musicale di Radio2, presenta martedì 26 febbraio uno speciale-intervista con uno dei più importanti musicisti del rock britannico degli ultimi anni, Steven Wilson, leader dei Porcupine Tree, che esce in questi giorni col suo nuovo straordinario album solista “The Raven that Refused to Sing”.

     

    Artista visionario, musicista eclettico, compositore, produttore, luminare del prog rock, Steven Wilson sono trenta anni che fa musica senza barriere, sia con la sua band Porcupine Tree che da solo, prima con l'oscuro e splendido esordio “Insurgentes”, poi con “Grace for drowning” e infine con quest'ultimo “The raven that refused to sing”. Un disco di ispirazione gotica ma universale, visto che le canzoni, piccole storie di un concept, sono riflessioni sul rimpianto, sulla perdita, la paura della morte. Dalle sue parole: “È molto difficile oggi fare qualcosa che sia completamente moderno o innovativo. Tutta la musica che viene prodotta, inevitabilmente, si riferisce a qualcosa che è stato fatto in passato. Ed è sempre stato così. Noi guardiamo ai Beatles o ai Led Zeppelin come se fossero sbucati dal nulla, ma in realtà avevano preso moltissimo dal rock ‘n’ roll i primi e dal blues i secondi. E credo che oggi non sia così diverso. La mia musica ha molti riferimenti a ciò che amo: band come King Crimson, Yes, Pink Floyd. Ma credo anche di darne una versione moderna, perché sono cresciuto ascoltando molta musica negli anni’80 e ‘90 che è entrata nel mio dna. E credo che tutto si rifletta in quello che faccio. Credo che il progressive rock possa ancora essere attuale, e credo anche che la perdita di potere che stanno subendo le major discografiche o MTV, dia più spazio a generi meno commerciali e più sperimentali. Grazie ad internet. non c’è più una grande barriera tra chi fa musica e chi la ascolta”. Steven Wilson suonerà in Italia il 28 marzo (Milano). - See more at: http://www.mobydick.rai.it/dl/portali/site/puntata/ContentItem-cfbd51a6-6e9a-44a9-bd7e-6ad11caddc14.html#sthash.lpxlySh9.dpuf
     

    teven Wilson (Porcupine Tree)

    Speciale-Intervista

    a Moby Dick

    Martedì 26 febbraio 2013

    Radio2 ore 21.00

     

    Moby Dick, la balena musicale di Radio2, presenta martedì 26 febbraio uno speciale-intervista con uno dei più importanti musicisti del rock britannico degli ultimi anni, Steven Wilson, leader dei Porcupine Tree, che esce in questi giorni col suo nuovo straordinario album solista “The Raven that Refused to Sing”.

     

    Artista visionario, musicista eclettico, compositore, produttore, luminare del prog rock, Steven Wilson sono trenta anni che fa musica senza barriere, sia con la sua band Porcupine Tree che da solo, prima con l'oscuro e splendido esordio “Insurgentes”, poi con “Grace for drowning” e infine con quest'ultimo “The raven that refused to sing”. Un disco di ispirazione gotica ma universale, visto che le canzoni, piccole storie di un concept, sono riflessioni sul rimpianto, sulla perdita, la paura della morte. Dalle sue parole: “È molto difficile oggi fare qualcosa che sia completamente moderno o innovativo. Tutta la musica che viene prodotta, inevitabilmente, si riferisce a qualcosa che è stato fatto in passato. Ed è sempre stato così. Noi guardiamo ai Beatles o ai Led Zeppelin come se fossero sbucati dal nulla, ma in realtà avevano preso moltissimo dal rock ‘n’ roll i primi e dal blues i secondi. E credo che oggi non sia così diverso. La mia musica ha molti riferimenti a ciò che amo: band come King Crimson, Yes, Pink Floyd. Ma credo anche di darne una versione moderna, perché sono cresciuto ascoltando molta musica negli anni’80 e ‘90 che è entrata nel mio dna. E credo che tutto si rifletta in quello che faccio. Credo che il progressive rock possa ancora essere attuale, e credo anche che la perdita di potere che stanno subendo le major discografiche o MTV, dia più spazio a generi meno commerciali e più sperimentali. Grazie ad internet. non c’è più una grande barriera tra chi fa musica e chi la ascolta”. Steven Wilson suonerà in Italia il 28 marzo (Milano). - See more at: http://www.mobydick.rai.it/dl/portali/site/puntata/ContentItem-cfbd51a6-6e9a-44a9-bd7e-6ad11caddc14.html#sthash.lpxlySh9.dpuf

    Steven Wilson (Porcupine Tree)

    Speciale-Intervista

    a Moby Dick

    Martedì 26 febbraio 2013

    Radio2 ore 21.00

     

    Moby Dick, la balena musicale di Radio2, presenta martedì 26 febbraio uno speciale-intervista con uno dei più importanti musicisti del rock britannico degli ultimi anni, Steven Wilson, leader dei Porcupine Tree, che esce in questi giorni col suo nuovo straordinario album solista “The Raven that Refused to Sing”.

     

    Artista visionario, musicista eclettico, compositore, produttore, luminare del prog rock, Steven Wilson sono trenta anni che fa musica senza barriere, sia con la sua band Porcupine Tree che da solo, prima con l'oscuro e splendido esordio “Insurgentes”, poi con “Grace for drowning” e infine con quest'ultimo “The raven that refused to sing”. Un disco di ispirazione gotica ma universale, visto che le canzoni, piccole storie di un concept, sono riflessioni sul rimpianto, sulla perdita, la paura della morte. Dalle sue parole: “È molto difficile oggi fare qualcosa che sia completamente moderno o innovativo. Tutta la musica che viene prodotta, inevitabilmente, si riferisce a qualcosa che è stato fatto in passato. Ed è sempre stato così. Noi guardiamo ai Beatles o ai Led Zeppelin come se fossero sbucati dal nulla, ma in realtà avevano preso moltissimo dal rock ‘n’ roll i primi e dal blues i secondi. E credo che oggi non sia così diverso. La mia musica ha molti riferimenti a ciò che amo: band come King Crimson, Yes, Pink Floyd. Ma credo anche di darne una versione moderna, perché sono cresciuto ascoltando molta musica negli anni’80 e ‘90 che è entrata nel mio dna. E credo che tutto si rifletta in quello che faccio. Credo che il progressive rock possa ancora essere attuale, e credo anche che la perdita di potere che stanno subendo le major discografiche o MTV, dia più spazio a generi meno commerciali e più sperimentali. Grazie ad internet. non c’è più una grande barriera tra chi fa musica e chi la ascolta”. Steven Wilson suonerà in Italia il 28 marzo (Milano).

     

    teven Wilson (Porcupine Tree)

    Speciale-Intervista

    a Moby Dick

    Martedì 26 febbraio 2013

    Radio2 ore 21.00

     

    Moby Dick, la balena musicale di Radio2, presenta martedì 26 febbraio uno speciale-intervista con uno dei più importanti musicisti del rock britannico degli ultimi anni, Steven Wilson, leader dei Porcupine Tree, che esce in questi giorni col suo nuovo straordinario album solista “The Raven that Refused to Sing”.

     

    Artista visionario, musicista eclettico, compositore, produttore, luminare del prog rock, Steven Wilson sono trenta anni che fa musica senza barriere, sia con la sua band Porcupine Tree che da solo, prima con l'oscuro e splendido esordio “Insurgentes”, poi con “Grace for drowning” e infine con quest'ultimo “The raven that refused to sing”. Un disco di ispirazione gotica ma universale, visto che le canzoni, piccole storie di un concept, sono riflessioni sul rimpianto, sulla perdita, la paura della morte. Dalle sue parole: “È molto difficile oggi fare qualcosa che sia completamente moderno o innovativo. Tutta la musica che viene prodotta, inevitabilmente, si riferisce a qualcosa che è stato fatto in passato. Ed è sempre stato così. Noi guardiamo ai Beatles o ai Led Zeppelin come se fossero sbucati dal nulla, ma in realtà avevano preso moltissimo dal rock ‘n’ roll i primi e dal blues i secondi. E credo che oggi non sia così diverso. La mia musica ha molti riferimenti a ciò che amo: band come King Crimson, Yes, Pink Floyd. Ma credo anche di darne una versione moderna, perché sono cresciuto ascoltando molta musica negli anni’80 e ‘90 che è entrata nel mio dna. E credo che tutto si rifletta in quello che faccio. Credo che il progressive rock possa ancora essere attuale, e credo anche che la perdita di potere che stanno subendo le major discografiche o MTV, dia più spazio a generi meno commerciali e più sperimentali. Grazie ad internet. non c’è più una grande barriera tra chi fa musica e chi la ascolta”. Steven Wilson suonerà in Italia il 28 marzo (Milano). - See more at: http://www.mobydick.rai.it/dl/portali/site/puntata/ContentItem-cfbd51a6-6e9a-44a9-bd7e-6ad11caddc14.html#sthash.lpxlySh9.dpuf

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