Le scalette 2010
Scaletta di venerdì 3 settembre 2010
Anteprima Brian Wilson Reimagines Gershwin
Brian Wilson “I Got Rhythm” 
Brian Wilson “I Loves You, Porgy”
Bobby Womack & Roots “Summertime”
The Beach Boys “God Only Knows”
Brian Wilson “Someone To Watch Over Me”
Gorillaz ft. Bobby Womack & Mos Def “Stylo”
The Roots “A Peace Of Light”
Beth Orton “She Cries Your Name”
Cat Power “He War”
Suzanne Vega “Small Blue Thing”
KT Tunstall “Other Side Of The World”
Emiliana Torrini “Me & Armini”
Betty Davis “Nasty Gal”
Regina Spektor “Eet”
Dannis Wilson “River Song”
REM “Shiny Happy People”
Tired Pony “Dead American Writers”
The Divine Comedy “Down In The Street Below”
Broken Social Scene “Forced To Love”
Mark Lanegan “Constant Waiting”
Gomez “Little Pieces”
Vinicio Capossela “Marajà”
1 Giant Leap "My Culture"
Mumford & Sons “Little Lion Man”
Caetano Veloso “Leãozinho”
The Phenomenal Handclap Band “I Been Born Again”
Os Mutantes “Teclar”
The Cinematic Orchestra “Lilac Wine”
Brian Wilson reinterpreta Gershwin 
Anteprima
Da Martedì 31 Agosto a Venerdì 3 Settembre
Moby Dick nell'ultima settimana di palinsesto estivo
(dalle 19.50 alle 22) presenta in anteprima il nuovo straordinario disco del genio dei Beach Boys Brian Wilson alle prese col repertorio del grande compositore George Gershwin.
I primi ricordi di Rapsodia in blu Brian Wilson li colloca attorno ai suoi quattro anni, quando il precoce bimbo già fantasticava su quegli accordi, tarando, forse, il futuro suono dei suoi Beach Boys su quella magniloquenza armonica. Non c'era persona migliore in ambito di popular music per un compito così importante: rivisitare e addirittura completare il patrimonio lasciato dai fratelli Gershwin. Già perché l'intento di questo disco è esattamente scritto nel titolo: Wilson re-immagina Gershwin, riscrivendo addirittura due brani che in origine erano solo due abbozzi ripescati da polverosi appunti: la splendida “The Like In I Love You” e “Nothing But Love” (ma sono circa un centinaio gli “inediti”: appunti, abbozzi di linee di pianoforte e stralci vari a cui Wilson ha potuto accedere). Sono stati gli eredi dell'immenso patrimonio ad affidare l'arduo e onorevole compito al genio della musica surf californiana degli anni Sessanta.