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Le scalette 2011

Scaletta di giovedì 29 settembre 2011

LENNY KRAVITZ INTERVISTA @ MOBY DICK

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    Jerry Lee Lewis "Rock'n'Roll"
    Richmond Fontaine "The Chainsaw Sea"
    R.E.M. "All The Way To Reno"
    Art Brut "Lost Weekend"
    Jackson Brown "You Know The Night"
    Mixed Grill "A Brand New Wayo"
    Bugo "il Sangue Mi Fa Vento"
    St. Vincent "Surgeon"
    Skye "Solid Air"
    Massive Attack "Psyche"
    Dez Mona "Today"
    Cloud Control "Meditation Song #2"

     

     

    LENNY KRAVITZ BLACK & WHITE AMERICA

    Lenny Kravitz "Black And White America"
    Lenny Kravitz "Come On Get It"
    John Legend & The Roots "Wake Up Everybody"
    Michael Jackson "Get On The Floor"   
    Sly & The Family Stone "If You Want Me To Stay" 
    Lenny Kravitz "Life Ain't Ever Been Better Than It Is Now"
    Sly & The Family Stone "Thank You"

     

     

     

     

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        Lenny Kravitz @ Moby DickLenny Kravitz
    Giovedì 29 settembre

    Ore 21.30 Su Radio2

         

    Moby Dick, la balena musicale di Radio2 condotta da Silvia Boschero, ospita giovedì 29 settembre alle 21.30 Lenny Kravitz per parlare del nuovo album “Black and white America”.


    “L’America bianca e l’America nera” è un disco dove non si parla solo di differenze ma si va oltre, tra esperienze personali, citazioni, proiezioni nel futuro. Non si tratta di un disco politico, né di un manifesto, tantomeno di un concept. Il problema del razzismo c’è: quello di crescere bimbo di una coppia mista nell’America a cavallo tra i Sessanta e i Settanta segnata ancora da fortissime differenze sociali, ma non è l’unico tema. Qui si rievoca la figura di Martin Luther King si festeggia (moderatamente) il primo presidente afro-americano (“L’America del post-Obama non è un posto senza razzismo, casomai è un posto dove la gente, ossessionata dal politically-correct, non si permette di fare uscite razziste”), si guarda in maniera disincantata il presente. La musica di “Black and white America” è un caleidoscopio di suoni, una summa di ciò che Kravitz ha sempre fatto: il rock muscolare, il funk e il soul più languido: “Da ragazzino adoravo Curtis Mayfield, Al Green, Sly. Forse una delle canzoni funk più belle di sempre per me è "Thank you for let me myself again". Ma anche il jazz, cose come Miles, Coltrane, Monk…”.

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