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Le scalette 2014

Scaletta di mercoledì 5 febbraio 2014

Eugenio Finardi Live

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    Charlotte Gainsbourg "Heaven Can't Wait"
    Beck "Waking Light"
    The Killers "Shadowplay"
    King Krule "Border Line"
    Bon Iver "Holocene"
    Fabrizio De Andrè "Creuza De Ma"
    Sun Kil Moon "Pray For Newtown"
      
      
    EUGENIO FINARDI LIVE

     

    "Come Savonarola" LIVE
    "Lei Si Illumina" LIVE
    "Cadere Sognare" LIVE
    "Le Donne Piangono In Macchina" LIVE

     

    LA PLAYLIST DI GIOVANNI DA LIVORNO
     
    Charles Aznavour "For Me Formidable"
    Alberto Fortis "Milano e Vincenzo"
    Lyle Lovett "Step Inside This House"
    Serge Gainsbourg "Brigade Des Stups"
    Tom Waits "Sea Of Love"
     
    Guarda la Puntata su Youtube
      
     

    Eugenio Finardi live a Moby Dick

    Mercoledì 5 febbraio 2014

    dalle 20.30

    su Radio2

     

    Moby Dick è orgogliosa di ospitare dal vivo, in diretta Eugenio Finardi, che suonerà per noi brani dal nuovo album “Fibrillante” prodotto da Max Casacci dei Subsonica.

     

    Un ritorno molto atteso quello di uno dei grandi protagonisti della musica italiana che non si confrontava con canzoni “pop” da quindici anni, quando usciva l’ultimo di inediti “Accadueo”. Fu dal Festival di Sanremo del 1998 che Finardi decise di prendere una rotta nuova, imprevedibile, lontana dalla strada maestra della discografia classica. Partì alla scoperta del fado portoghese, della musica dello spirito, del suo amatissimo blues. Poi l’incontro con Max Casacci, nuovi impulsi creativi e la registrazione a Torino del disco nuovo. Un disco, questo “Fibrillante” (il titolo è dovuto al suono, descritto come “il suono dei vecchi dischi incisi da Eugenio a metà degli anni ’70 per la gloriosa Cramps: pulsante, nervoso, irregolare, libero”), molto rock, politico ma allo stesso tempo personale (grazie ad alcune ballad d’amore) e sicuramente arrabbiato. Un album che pone domande scomode e le mescola alle frustrazioni e alle delusioni di una lunga stagione ormai da chiudersi, dove Finardi cede alla tentazione di auto citarsi (avviene su “Come Savonarola”, quando si sente il riff di “Extraterrestre”) e dove, con la consueta lucidità, analizza i malanni di oggi, economia compresa (su “Me ne vado”, un vero e proprio spoken).

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