Perturbazione Live
Beastie Boys “Fight for Your Rights to Party”
Allman Brothers “Jessica”
Them Crooked Vultures “Scumbag Blues”
Heavy Trash “Gee, I Really Love You”
Bugo “Fire”
U2 “Until the End of the World”
Waines “Let Me Be”
Curtis Jones & The Gossip Terrorists “Lest We Forget”
Perturbazione Live
Perturbazione “Nel Mio Scrigno”
Perturbazione “Leggere Parole”
Perturbazione “Arriverderci, Addio”
Perturbazione “Del Nostro Tempo Rubato”
Perturbazione “Agosto”
PERTURBAZIONE
Live a Moby Dick
Moby Dick ospita venerdì 20 novembre il live-intervista dei Perturbazione, band pop-rock del panorama alternativo italiano attiva da quasi venti anni.
Originari di Rivoli, paese poco distante da Torino, i Perturbazione, ex compagni di scuola, hanno negli anni messo a punto una formula musicale in bilico tra canzone d’autore e rock indipendente. Dopo una lunga militanza nella discografia fai-da-te (e dopo essere passati all’italiano dopo un inizio cantato in inglese), sono recentemente approdati ad una major rimanendo fedeli alla loro attitudine lo-fi. E’ del 2005 “Canzoni allo Specchio” prodotto da Paolo Benvegnù e del 2007 “Pianissimo Fortissimo”. Nel 2009 è uscito il vinile “Le Città Viste dal Basso”, pubblicato in sole 999 copie, che raccoglie il meglio del tour omonimo. I Perturbazione sono protagonisti anche di eventi “Paralleli”: il “Concerto per Disegnatore e Orchestra” (colonna sonora dal vivo di un lungometraggio disegnato/animato "in diretta" da Tommaso Cerasuolo) e “Le Città Viste dal Basso” (spettacolo teatrale che coniuga musica, letteratura e grandi ospiti: Meg, Manuel Agnelli, Mauro Ermanno Giovanardi, Emidio Clementi, Simone Lenzi, Francesco Bianconi, Remo Remotti) sono due esempi. Nel 2006, i Perturbazione hanno partecipato ad un album-tributo dedicato ai Belle and Sebastian, A Century of Covers, con la versione italiana di “Get Me Away From Here I’m Dying” (Portami via di qui, sto male). I loro testi, poetici e intimisti, sviscerano i rapporti tra le persone, le inquietudini, i fatti della vita quotidiana, con la leggerezza di un pop mai banale, l’ironia dei testi e l’intimità delle loro azzeccatissime melodie.